Camillo Catelli nacque a Napoli e
visse tutta la sua vita nel territorio campano. Si avvicinò alla pittura in
giovane età, ma decisivo fu il suo nuovo rapportarsi all’espressione artistica
durante il primo conflitto mondiale: le brutture della guerra lo spinsero a
cercare una sorta di evasione tra tele e pennelli, rappresentando la realtà che
aveva davanti.
Il primo dopo guerra lo vide
attivo nella creazione di una sua attività industriale, redditizia fino alla
crisi finanziaria del 1929; dopo il tracollo, decise di trasferirsi in un suo
possedimento sito sulla collina dei Camaldoli. Da questo momento in poi la sua
visione della vita cambiò notevolmente, dovendo farsi carico dei duri lavori
contadini che caratterizzavano le sue giornate. Fu costretto ad abbandonare la
produzione artistica a causa della vasta mole di lavoro quotidiano tra i campi.
Riuscì a riavvicinarsi al mondo dell’arte dopo la Seconda Guerra Mondiale: con
il ritorno dei figli dal fronte ebbe maggior tempo da poter dedicare alla sua
passione, avvalendosi del loro aiuto per occuparsi del podere.
Abbandonò i soggetti che avevano
caratterizzato le sue prime opere e iniziò a documentare la natura che lo
circondava. Il paesaggio fu uno dei soggetti preminenti della sua produzione:
la zona flegrea, tanto cara e conosciuta da poterla rappresentare in tutta la
sua minuzia di particolari divenne la protagonista di una sorta di progetto
artistico.
Non mancarono le raffigurazioni
di nature morte, anche se il cambiamento di rotta fu successivo a un soggiorno al
mare, che lo spinse a rappresentare anche le immense distese marine.
La peculiarità della sua
produzione è data dalla capacità di inserirsi nel contesto artistico dell’epoca
pur senza averne una effettiva conoscenza; non subì alcuna influenza artistica
e tutte le sue opere mantengono un tratto personale. Esprime una certa rottura
con i canoni compositivi dell’Ottoento; le sue linee sono dure e i colori ben modulati,
dominanti in tutte le sue opere; non è mai estraneo alla sua opera, ma il suo
stato d’animo si percepisce in tutti i suoi lavori, anche quando, nell’ultimo
periodo, si avvicina all’utilizzo di linee più essenziali per le sue
figurazioni.
Fu un artista d’avanguardia pur senza
dipendere da altri maestri, ma trovando riscontro nell’epoca di cambiamenti che
stava vivendo.