La sua personalità artistica
scandagliò le diverse correnti che caratterizzarono la prima metà del
Novecento: preparato conoscitore dei grandi maestri del passato, il suo stile
fu di rottura nei confronti dei canoni classici, subì l’influenza di Cezanne,
ma anche di Picasso.
Originario della provincia
brindisina, mostrò un innato talentò in giovanissima età, al punto che i suoi
genitori decisero di portarlo a Napoli al fine di mostrare le sue prime opere a
Vincenzo Volpe, il quale fu colpito dal talento di questo ragazzo e lo
indirizzò verso studi artistici. Il trasferimento in toscana gli permise di
crescere acquisendo maggiori stimoli e fu nella città fiorentina che si
avvicinò al movimento futurista, decidendo di aderirvi appieno, firmando anche
un manifesto di propaganda. A una fase successiva appartiene l’adesione al “ritorno
all’ordine”. In seguito si trasferì a Napoli, dove acquisì la cattedra di
pittura presso l’Accademia di Bella Arti.
Deciso innovatore, fu un artista
che amò sperimentare, trovando l’apice della sua creatività nella forte linea
che contraddistingue i suoi lavori, segno distintivo della sua produzione: una
linea aspra, carica di un intenso impatto emotivo.
Le tematiche che predilesse
rappresentare furono quelle inerenti la vita degli oppressi e dei semplici, non
disdegnando la figurazione di ritratti e nature morte, proprio in virtù del suo
desiderio di cimentarsi con tutti gli ambiti della rappresentazione.
La sua esperienza presso le
Accademie di Belle Arti e il suo ruolo di docente presso quella di Napoli, lo
condussero a instaurare rapporti con i giovani allievi, a voler loro
trasmettere la passione per la incessante ricerca artistica: di questo ne è
testimonianza il suo costante interesse per la grafica, un interesse in
continuo divenire, che trova ampio riscontro nei numerosi disegni, raccolti da
un appassionato collezionista, attento alla produzione dell’artista, che ne
rappresentano l’originalità e la forza espressiva, mostrando il dinamismo
plastico tipico della produzione dell’artista.
Per celebrare la forza creativa
di Emilio Notte, l’Accademia di Belle Arti di Napoli ha organizzato una mostra,
tuttora in corso, che mette in evidenza il suo lato non solo creativo, ma la
sua vita all’interno dell’Accademia stessa: un modo per avvicinarci alla sua
volontà di rinnovare la pittura a Napoli.