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ASTA N° 49

lot 144

  • Jerace Francesco (Polistena, RC 1853 – Napoli 1937)

    Eroica - busto in gesso, cm 75x75x50

    Provenienza: Raccolta personale dell’autore; Collezione privata, Na


    Bibliografia: Isabella Valente, La donazione Jerace al Comune di Polistena, Kore, Reggio Calabria 2006, pp. 26, 48; Isabella Valente, Orientamenti della scultura a Napoli nella seconda metà dell’Ottocento, in Gemito, a cura di D. M. Pagano, catalogo della mostra di Napoli 2009, Mondadori Electa, Milano 2009, p. 33; Isabella Valente, A proposito di scultura. Passaggi di artisti sulla scena napoletana tra ‘800 e ‘900, catalogo della mostra di Napoli, Galleria La Mediterranea, 2009; Isabella Valente, scheda dell’opera in Capolavori d’Arte in Calabria dal medioevo al novecento, a cura di Maria Pia Di Dario Guida, catalogo della mostra di Cosenza, 2009, Kompass Service Editore, Cosenza 2011, pp. 375-376.


    Il busto in gesso intitolato Eroica fa parte della serie di “busti di donna ideali”, secondo la definizione dello stesso Jerace, inaugurata dalla Victa, splendido ritratto muliebre esposto a Torino nel 1880. Con il passare del tempo e dei rinnovati successi alle mostre, Jerace decide di connotare i busti di idee e sentimenti provenienti dalla religione, dalla filosofia, dalla morale, dalla storia contemporanea, dalla mitologia. Fanno parte di questa serie Issionne (1882), Era di maggio (1886), Arianna (1886), Carmosina (1891), Ercolanea (1891), Myriam (1894), Hadria (1905), Nosside (1926) ed Eroica (1924).
    Eroica, mezzo busto di donna, rappresenta la maturazione a distanza di un quarantennio del concetto  di base della Victa. L’idea della donna impetuosa, che il classicismo di Victa riusciva a dominare, è palesemente evidente in Eroica, più nel gesso, che sottolinea gli infiniti passaggi di luce sull’asperità della superficie, che nel marmo. Seguirà un esemplare in marmo che sarà esposto dallo scultore alla III Mostra Calabrese d’Arte Moderna di Reggio Calabria nel 1924.
    L’Eroica documenta l’amore di Jerace per la scultura dinamica, colma di pathos, che sarebbe divenuta il carattere peculiare dei suoi monumenti ai Caduti nella Grande Guerra.
    Fra questi ultimi, è necessario ricordare quello di Sorrento del 1926, la cui figura femminile,
    rappresentante la Vittoria, mostra accentuate similitudini stilistiche con l’Eroica, che fu sicuramente il suo modello.
    Sull’Eroica Federigo Verdinois nel 1924 scrisse: “È difficile fissare in termini definiti che cosa sia questa Eroica, questa stupenda figura di vergine, intravista dallo scultore; nell’informe blocco marmoreo dov’era chiusa, e imperiosamente evocata alla vita. È pensiero, è affetto, è poesia, è arte, e soprattutto è bellezza. Bellezza plastica e spirituale, di forma e di contenuto”.

    Isabella Valente


Estimate €10000 - €15000
Informazione asta 09/03/2013 18:00